Si apriranno oggi pomeriggio le consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il calendario prevede alle 17 la presidente del Senato Elisabetta Casellati e alle 18 quello della Camera Roberto Fico. A seguire, tra giovedì e venerdì, verranno ricevute le delegazioni dei vari gruppi politici. Intanto il premier dimissionario, che resta in carica per il disbrigo degli affari correnti, è già a lavoro per creare le condizioni per un reincarico. L’obiettivo è quello di mettere in piedi un Conte ter e creare un’ampia maggioranza, puntellata da un gruppo di “Responsabili”.
In un lungo post su Facebook, Conte ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni. “Le diffuse sofferenze dei cittadini, il profondo disagio sociale e le difficoltà economiche richiedono una prospettiva chiara e un governo che abbia una maggioranza più ampia e sicura. È il momento, dunque, che emergano in Parlamento le voci che hanno a cuore le sorti della Repubblica” ha scritto aggiungendo come le sue dimissioni siano “al servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale”.
Conte poi spiega che “serve un’alleanza, nelle forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista, in grado di attuare le decisioni che premono, per approvare una riforma elettorale di stampo proporzionale e le riforme istituzionali e costituzionali, come la sfiducia costruttiva, che garantiscano il pluralismo della rappresentanza unitamente a una maggiore stabilità del sistema politico”. Nel corso dello svolgimento degli affari correnti, continuerà a prestare il suo servizio al Paese, “con senso di responsabilità e con profondo impegno”. In un post su Facebook poi sottolinea: “Sono queste le caratteristiche che hanno caratterizzato il mio operato, quello dell’intero governo e delle forze di maggioranza che ci hanno sostenuto, anche quando i risultati raggiunti e le risposte date non sono apparsi all’altezza delle aspettative dei cittadini”. Infine ha voluto rimarcare “l’unica cosa che davvero rileva, al di là di chi sarà chiamato a guidare l’Italia, è che la Repubblica possa rialzare la testa. Allora avremo vinto tutti, perché avrà vinto l’Italia. Quanto a me, mi ritroverete sempre, forte e appassionato, a tifare per il nostro Paese”.
Per tutta la giornata di ieri si sono rincorse indiscrezioni sulla nascita di un nuovo gruppo di “Responsabili” al Senato, che dovrebbe contare una decina di parlamentari. Al momento, però, l’unica cosa certa è che il perno del nuovo gruppo dovrebbe essere il Maie e che l’ex senatore del M5s, ora nel gruppo Misto, Gregorio De Falco ha chiesto di entrare, sotto le insegne di Centro democratico.
La componente di Bruno Tabacci, tuttavia, attualmente è presente solo alla Camera e non al Senato e per questo la presidente Casellati ha convocato domani la giunta per il regolamento per decidere. Quanto al centrodestra, i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono riuniti oggi pomeriggio. Al vertice hanno partecipato anche l’Udc, Cambiamo e Noi con l’Italia ed è stato deciso che tutti i partiti del centrodestra andranno al Colle con una delegazione unitaria per ribadire il no al Conte ter, senza precludere però la disponibilità ad un governo di unità nazionale. La coalizione è pronta a sostenere in Parlamento “tutti i provvedimenti a favore degli italiani, a partire dai ristori e dalla proroga del blocco delle cartelle esattoriali”. Tuttavia, come ha chiarito il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, “l’unità nazionale non è il governo Ursula”.
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