Eccolo. Il primo F-35 assegnato al Sesto Stormo di Ghedi è atterrato questa mattina marcando di fatto una giornata storica per la base bresciana che si appresta a dire addio ai Tornado per fare spazio a questo caccia di quinta generazione.
Per i nostalgici basti sapere che il passaggio di testimone non sarà affatto istantaneo, anzi. Il Tornado, che in questo 2022 festeggia i 40 anni a Ghedi, è ancora pienamente operativo e lo sarà anche per i prossimi anni. I due sistemi d’arma opereranno infatti contemporaneamente almeno fino al 2027.
Tornando sulla star di giornata, l’F-35 Lightning II, è il più moderno e avanzato velivolo da combattimento mai sviluppato in dotazione all’Aeronautica Militare Italiana. Aereo monoposto e mono motore, è caratterizzato da una bassa osservabilità radar che lo rende stealth. Con la sua adozione l’Italia raggiunge Usa, Norvegia, Australia, Olanda, Regno Unito, Canada e Danimarca.
L’F-35 è in grado di svolgere contemporaneamente tutte le possibili declinazioni per potere aereo: concorso alla difesa aerea nazionale e Nato, attacco di precisione al suolo, supporto, ricognizione e guerra elettronica.
La breve cerimonia per il primo atterraggio ha visto alcuni sorvoli sopra la base del nuovo aereo affiancato da tre Tornado a simboleggiare i gruppi presenti. Dopo l’atterraggio e il parcheggio, ha preso parola il generale Alberto Biavati, Comandante della squadra aerea di Roma.