“La mal’aria uccide. Noi siamo quello che respiriamo”, questi sono alcuni slogan che un gruppo di ambientalisti ha utilizzato durante il “flash smog” organizzato in corso Zanardelli, per chiedere un immediato piano aria visti, come spiega il gruppo, i decessi nel bresciano avvenuti per l’inquinamento atmosferico.
“Brescia è maglia nera per l’ambiente – spiega Cesare Giovanardi, ambientalista – per questo chiediamo che il famoso piano aria venga fatto subito. Hanno tutti gli strumenti per fare un intervento di emergenza, se io fossi l’assessore o il Sindaco di Brescia domani mattina farei ad oltranza riunioni per fare un piano aria”.
Secondo i dati Arpa, le giornate più inquinate nei primi due mesi del 2024 sono state 25 su 60 nella centralina del Broletto in centro città, 26 su 60 nella centralina sul Ring di Via Tartaglia e 32 su 60 nella centralina del Villaggio Sereno e Brescia Sud.
Le loro richieste
- La gratuità del mezzo pubblico nei giorni allertati per la presenza dei veleni nell’aria
- La riduzione dei costi del biglietto del trasporto urbano e extraurbano
- Il potenziamento della rete del trasporto pubblico anche su ferro come la Brescia-Iseo e con mezzi meno inquinanti
- La chiusura della terza linea dell’inceneritore
- Controlli serrati sulle emissioni dei camini privati e di quelli industriali
- La cospicua diminuizione delle oltre 200.000 vetture che giornalmente entrano ed escono dalla città con parcheggi scambiatori al suo ingresso
- Tutto il centro storico a traffico limitato h.24 in previsione della sua pedonalizzazione
- La limitazione della velocità lungo le strade e le grandi arterie stradali
- Le piste ciclabili in sicurezza e non alternative ai pedoni sui marciapiedi
- L’ampliamento dei parchi urbani di cintura sovracomunale
- La messa a dimora di centinaia di migliaia di alberi con un grande progetto di riforestazione urbana come promesso dai Consiglieri comunali di Brescia
- Predisposizione di un tabellone elettronico in una piazza della città dove riportare i dati giornalieri degli inquinanti e dei morti per smog
- Iniziative di educazione permanente della popolazione, a cominciare dalle scuole, sui rischi che l’inquinamento provoca alla salute