Una condanna a un anno e sei mesi, quasi già scontata, e un’assoluzione. Questa la sentenza di primo grado pronunciata dai giudici del Tribunale di Brescia per i due giovani di origine pakistana che, il 4 dicembre 2023, erano stati arrestati dagli agenti della Digos al termine di una operazione antiterrorismo.

Secondo quanto riporta l’Ansa, le toghe avrebbero definito gli imputati “terroristi da tastiera che in rete incitavano alla jihad ma anche all’odio razziale”.

I giovani erano accusati di apologia di reato e di associazione per delinquere con finalità di terrorismo. Per loro il pm Erica Battaglia aveva chiesta condanne da 4 e da 5 anni e un mese.

Le indagini avevano evidenziato la diffusione di messaggi d’odio rivolti contro il mondo occidentale, gli ebrei e le comunità LGBT, per i quali si è ricorso anche a iconografie, immagini caricaturali stilizzate e meme di matrice suprematista e neonazista, tese a esaltare la figura di Hitler, delle SS e di terroristi di estrema destra italiani. Gli inquirenti avrebbero inoltre riscontrato contenuti jihadisti con finalità di proselitismo, riconducibili alle organizzazioni terroristiche Jihad Islamica Palestinese, Stato Islamico e Al-Qaeda.