La prima campanella suonerà nella giornata di giovedì. 157 mila studenti sono così pronti a dire addio definitivamente alle vacanze estive per rimettersi a studiare e occupare i banchi di scuola. Come da tradizione vuole, ormai una vera e propria piaga sociale, l’inizio della scuola coinciderà con l’ennesima annosa questione delle cattedre libere.
Nella sola provincia di Brescia sono più di duemila cattedre, per l’esattezza 2.315 su un organico di 14 mila docenti. Un dato reso pesante dal pensionamento di numerosi insegnanti con la “Quota cento”. Nel mese scorso sono state effettuate alcune centinaia d’assunzioni in ruolo le quali hanno solo in parte il disagio.
L’idea è quella di cercare, in tempi assai brevi, di ottemperare alla richiesta di personale colmando i buchi di cattedre. Altro grave problema da risolvere è quello degli insegnanti di sostegno per alunni disabili: una vera catastrofe! Non solo i docenti mancano all’appello.
Anche i dirigenti scolastici sono in numero risicato. Un passo avanti importante è stato fatto con l’assunzione di 35 nuovi dirigenti, ma bisognerà aspettare l’esito del concorso ancora in via di svolgimento per rimediare alla carenza di responsabilidell’amministrazione: undici le sedi scoperte.