“Giù le mani dalla Polizia penitenziaria” è stato lo slogan organizzato dalla Sinappe davanti al carcere cittadino nel pomeriggio di oggi per esprimere vicinanza ai colleghi campani iscritti nel registro degli indagati in seguito alle rivolte di marzo.
“I 44 agenti raggiunti dai provvedimenti di iscrizione nel registro degli indagati per i fatti collegati alle rivolte di marzo, non sono soli – si legge nella nota del segretario nazionale di Sinappe Antonio Fellone – Siamo in 45mila colpiti dalla stessa ordinanza. L’umiliazione subita da questi poliziotti, fermati pubblicamente prima di assumere servizio e subito dopo aver prestato il loro compito, l’abbiamo vissuta tutti noi”.