Saranno i Nas, inviati dal Ministero insieme agli ispettori romani, a dover far chiarezza sulla morte di tre neonati deceduto in una settimana agli Spedali Civili di Brescia. Il cuore dell’ultimo bimbo vittima di una infezione, nato prematuro lo scorso 4 dicembre, ha smesso di battere sabato pomeriggio nel reparto di terapia intensiva neonatale a causa di un’infezione di cui ancora non si conoscono le cause.
Si è trattato del terzo decesso in una settimana avvenuto a poca distanza da quello di due neonati morti dall’inizio dell’anno dopo essere stati in stanza con Marco. Proprio la madre del piccolo, che si era aggravato improvvisamente dopo aver accusato uno choc settico il 29 dicembre, ha sollevato il caso chiedendo disperatamente la verità in una lettera.
Secondo quanto riportato dall’ospedale in una nota stampa i tre casi non sarebbero collegati tra loro. Il ministro della Salute Giulia Grillo ha comunque inviato a Brescia i Nas e ha avviato l’ispezione ministeriale agli Spedali Civili. «È necessario fare chiarezza per capire se ci sia correlazione tra i diversi casi», ha spiegato il ministro della Salute, esprimendo ai genitori dei piccoli il suo cordoglio.
Nella giornata odierna è attesa l’autopsia sul neonato. Anche la Procura vuole vederci chiaro aprendo un fascicolo sul caso. Correlazione: proprio lo stesso reparto la scorsa estate era stato chiuso per una nuova infezione. In campo è scesa anche Regione Lombardia con l’assessore al Welfare Giulio Gallera ad annunciare una commissione d’inchiesta.