Il grande caldo che ha afflitto l’Italia e Brescia ha fatto aumentare e non di poco le chiamate al 118. Gli arrivi al pronto soccorso sono incrementati del 15%. Una cifra non indifferente che spesso riguarda persone anziane e quelle più esposte al sole come operai ed operatori della strada. Le cause spesso sono riconducibili a forte disidratazione dovuta, nel caso degli anziani, all’assunzione di farmaci che a volte tolgono lo stimolo della sete.
L’estate 2019, salvo per questi ultimi giorni di agosto ha gettato l’Italia in un vero proprio inferno non solo per le temperature, ma anche e soprattutto per l’afa. Una situazione climatica che non ha givoato alla qualità dell’aria, spesso impregnata di Ozono sopra i livelli massimi.
Brescia è quasi sempre stata tra le città contrassegnate dal bollino rosso e sono stati tanti, a cavallo tra luglio e agosto, i malori provocati dal caldo.
Ma c’è anche un aspetto più triste legato alle alte temperature e cioè quello dei suicidi.
“E’ un fenomeno ormai noto – afferma Ricciardelli past president della Federazione italiana di medicina di emergenza-urgenza e delle catastrofi – nella fase di ‘svuotamento’ delle città vengono fuori i malesseri psicologici latenti e aumentano i tentativi di suicidio. Proprio a Brescia nei giorni scorsi due persone si erano tolte la vita gettandosi sui binari.