Il 4 dicembre alle 21 si aprirà il sipario del Palazzo dei Congressi di Sirmione: sul palco Lucilla Giagnoni con “Vergine Madre – Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza dalla Divina Commedia di Dante Alighieri”.
Un intenso monologo incentrato su sei canti, sei tappe di un percorso tra i versi più noti di Dante: Il viaggio (Il primo canto dell’inferno), La Donna (Francesca, il V), l’Uomo (Ulisse, il XXVI), il Padre (Ugolino, il XXXIII), la Bambina (Piccarda, il III del Paradiso), la Madre (Vergine Madre, il XXXIII del Paradiso).
Lucilla Giagnoni, massima conoscitrice e grande interprete delle opere di Dante, è nota anche per aver presentato per la prima volta in tv la versione integrale della Divina Commedia nel febbraio 2021.
“Vergine Madre”, di cui Lucilla Giagnoni è autrice e protagonista, è stato insignito del Premio Persefone come miglior spettacolo in televisione per la drammaturgia e la regia; ed è una produzione CTB Centro Teatrale Bresciano e TPE Teatro Piemonte Europa.
“Quando la profezia della donna isolata nel giardino è diventata dolorosa realtà, quando mi sono trovata come tutti forzatamente chiusa in casa e chiuso il teatro che dirigo, – ha raccontato Lucilla Giagnoni, direttrice artistica del Teatro Faraggiana di Novara – dai canti di Vergine madre ho interpretato tutta la Divina Commedia. Ogni giorno un canto per accendere una luce nella mia vita e nel teatro. È stato come vivere più vite e mi sono regalata un po’ di paradiso”.
“Attraverso la sua recitazione Lucilla Giagnoni ha portato luce in un momento buio per tutti, ci ha presi per mano e ci ha guidati con la sua voce, con l’autorevolezza e la forza tipica delle donne – ha commentato Mauro Carrozza, assessore alla Cultura – ora siamo felici ed orgogliosi di averla tra noi per questi tre spettacoli e per un lavoro più approfondito con la nostra comunità che stiamo progettando”.
Lo spettacolo è un lavoro corale che vede coinvolti grandi professionisti: i testi sono scritti in collaborazione con Marta Pastorino, le musiche sono di Paolo Pizzimenti, alle scene e luci Lucio Diana e Massimo Violato.