“Greta non poteva essere salvata”. Queste sono le parole utilizzate dal medico legale nella perizia, una constatazione tutt’altro che trascurabile visto che a poche settimane di distanza dall’incidente nautico che costò la vita anche a Umberto Garzarella, il fatto che la giovane non fosse morta sul colpo aveva lasciato tutti ancor più sgomenti.
Il motivo principale è il fatto che i due turisti tedeschi, dopo il violento impatto, non si erano fermati a prestare soccorso. Avevano continuato la loro corsa a folle velocità nel Golfo di Salò. Poi avrebbero dichiarato di non essersi accorti di nulla, e inizialmente era stato ipotizzato che un pronto intervento avrebbe potuto salvare la giovane toscomadernese.
Una vana consolazione il contenuto della perizia. “Anche in presenza di soccorsi immediati è sostanzialmente da escludere che si sarebbe potuto evitare (o anche solo ritardare) il decesso di Nedrotti Greta” scrive il medico che ha effettuato l’esame autoptico.
Greta non è morta sul colpo, è morta nelle acque del lago dopo essere stata travolta e sbalzata dalla piccola imbarcazione su cui si trovava con Umberto. Secondo il medico però, il decesso sarebbe avvenuto “in stretta connessione cronologica rispetto al momento della produzione delle lesioni”.
La questione dell’omissione di soccorso però, rimane aperta sul tavolo della Procura.