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Simulazione di reato e procurato allarme. A questo deve rispondere una guardia giurata di 39 anni, che nella notte tra il 2 e il 3 giugno scorso, si era trovato faccia a faccia con una banda di ladri alla Omr di Remedello dove lavorava.

Con il proseguo delle indagini, i carabinieri di Isorella, hanno notato delle incongruenze tra quanto ha rilasciato il vigile e i riscontri dei rilievi della polizia scientifica, oltre i racconti di altri testimoni. L’uomo, aveva raccontato di un’aggressione da parte di quattro banditi che lo avevano ferito, per difendersi aveva quindi estratto la pistola e sparato.

L’uomo, infatti, era stato medicato in Pronto Soccorso per una ferita da arma da taglio, ma la sua versione dei fatti non ha convinto i militari. In una nota diffusa Giovedì, l’Arma precisa: “In realtà, la guardia giurata, per paura di non saper come giustificare l’uso dell’arma, si è procurato da solo con un coltello in suo possesso, delle ferite all’avambraccio destro al fine di rendere più credibile la sua versione dei fatti”.

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Secondo gli inquirenti, quindi, il tentativo di furto ci sarebbe stato, ma l’utilizzo dell’arma non sarebbe avvenuto in seguito a una coltellata ricevuta. Per il momento, la pistola è stata trattenuta dai carabinieri, il  porto d’armi della guardia giurata è stato sospeso.

 

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