“Ho accesso al tuo dispositivo, ti sto osservando da un paio di mesi”. Questo e altro di ben più scabroso è quanto potreste ritrovare su una email arrivata al vostro indirizzo di posta elettronica. A questo messaggio, qualora si provasse a rispondere, ne seguiranno altri per chiedervi del denaro in cambio del silenzio.
Nulla di tutto ciò che viene detto nel testo del messaggio però, è vero. In nostro aiuto viene la Polizia postale che oltre a rassicurarci ci dà anche qualche consiglio utile per non effere raggirati.
“Il criminale non dispone, in realtà, di alcun filmato che ti ritrae in atteggiamenti intimi – fanno sapere gli esperti della Postale – o di dati di accesso a siti pornografici e con tutta probabilità non è in possesso di password valide dei nostri profili social o della nostra email da cui ricavare la lista di amici o parenti”.
Cosa fare quindi? Come detto non pagare quanto richiesto poiché stando alle esperienze passate le richieste aumenteranno sempre di più senza ottenere quanto sperato. Altro passaggio fondamentale è poi quello di proteggere nel miglior modo possibile la propria casella di posta cambiando password (quanto più complicata possibile e non utilizzata per altri account), quando possibile abilitare l’autenticazione a due fattori, mantenere aggiornato il sistema operativo e dotarsi di un buon antivirus.
In caso di difficoltà basta fare una segnalazione, anche online, alla Polizia accedendo al Commissariato online nello sportello per la sicurezza degli utenti del web.