“Sono venuto tante volte a Brescia, ho tanti amici. Ricordo il ciambellone, come lo chiamavate voi quel Pala… e l’ì vicino c’erano degli alberi di ciliegie, mi ero arrampicato ma era arrivato un contadino e ….”

Dopo aver riscaldato la serata, esordisce così Gianni Morandi a Campo Marte, con i suoi ricordi di Brescia, dall’ecx Eib, oggi Pala Leonessa A2A, alla passeggiata nel pomeriggio in centro città, fino al Castello, che -dice- “non conoscevo”.

Un concerto di Gianni Morandi non è solo musica, è un mix tra storia della musica italiana e dell’Italia, dagli anni 60 ad oggi.
L’eterno ragazzo, “è un momento passare dall’eterno ragazzo all’eterno riposo”… scherza dal palco, travolge gli oltre tremila che a fatica riuscivano a stare seduti. Anzi alle oltre duemila bresciane volendo rispettare la proporzione che vede più del 70% di donne ai concerti del Gianni nazionale. Ed è così, dice “perchè io parlo e canto d’amore e questo piace alle donne”.

79 anni ma non si vedono proprio, la grinta è quella di sempre. Morandi non si risparmia e passa in rassegna alcuni (per tutti ormai sarebbe umanamente impossibile) dei suoi più grandi successi, tra passato e presente, attraversando 60 anni di musica non rinunciando a raccontare aneddoti, pensieri e a dialogare con il pubblico.

GIANNI MORANDI E IL SUO RACCONTO DI BRESCIA