Il Collegio di garanzia del Coni restituisce la serie B al Brescia Calcio. Lo fa in una calda serata estiva, attorno alle 21 di lunedì 17 luglio, al termine di un’altrettanto calda giornata di attesa. Non si può dire che sia un fulmine a ciel sereno, semmai è la conferma di quanto ci si aspettava. Ma nulla era detto, nulla era certo e a dimostrarlo c’è il fatto che sul secondo ricorso (quello relativo al Lecco e al Perugia) c’è stato il ribaltone.
Sta di fatto che per Brescia e per il Brescia di Massimo Cellino quel che conta è il respingimento del ricorso della Reggina. Il Collegio “ha deciso di non concedere alla medesima società (la Reggina ndr.) la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente non ammissione della stessa al Campionato di Serie B 2023/2024” si legge nel dispositivo. Secondo i giudici infatti il ricorso è “in parte inammissibile e in parte infondato”.
LA SENTENZA DEL COLLEGIO DI GARANZIA
Questo spalanca le porte della cadetteria alle rondinelle, al netto dei due gradi di giudizio rimanenti sebbene ormai è praticamente assodato il ripescaggio. Gli amaranto potranno appellarsi ora al Tar e poi eventualmente anche al Consiglio di Stato, ma a quel punto potrebbe valere una riammissione con più squadre e non l’esclusione del Brescia.
La certificazione della riammissione, con la trasformazione di quella “X” oggi in calendario in Brescia Calcio, l’avremo fra dieci giorni quando il 28 luglio tornerà a riunirsi il Consiglio federale.
Ottenuta la vittoria legale dopo la sconfitta sul campo, l’auspicio è che ora questa manna non venga sprecata. Il ritiro è iniziato, il mercato no. Ma il nuovo ds Castagnini si è detto pronto a lavorare a testa bassa. È giunto il momento di costruire la squadra.