Il controllo di vicinato sbarca ufficialmente anche a Brescia. Ufficialmente perché la città ha deciso di aderire al protocollo d’intesa, ma in realtà qualche gruppo c’era già come ad esempio a Fornaci. Fino a oggi però, non faceva diretto riferimento alla Polizia locale o all’Amministrazione comunale.

Ora si concretizza un vero e proprio progetto di sicurezza partecipata che coinvolge direttamente la popolazione. Va detto che non si tratta di ronde o simili, ma di un’azione di prevenzione nei confronti di alcuni tipi di reato come ad esempio i furti in abitazione. Chi deciderà di prendere parte a questi gruppi sarà adeguatamente formato e dovrà seguire delle precise regole.

Gli interlocutori dei gruppi di volontari saranno solo le Forze di Polizia, in particolare la Polizia Locale di Brescia in qualità di responsabile del progetto. I singoli gruppi al loro interno avranno un coordinatore, il quale avrà il compito esclusivo di responsabile che trasmetterà le segnalazioni qualificate interagendo con i referenti della Polizia Locale attraverso comunicazioni istituzionali.

In buona sostanza questi volontari dovranno prestare attenzione a quello che avviene nella loro area di competenza nella vita quotidiana, segnalando solo ed esclusivamente al coordinatore situazioni inusuali o comportamenti sospetti, ma anche notizie che possano prevenire reati.

È fondamentale capire che il controllo di vicinato non si sotituisce al lavoro delle forze dell’ordine che hanno il ruolo di repressione e ricerca di eventuali sospettati. La finalità di questo nuovo servizio è esclusivamente quella di aumentare la soglia di attenzione rispetto a eventi anomali nelle aree coinvolte dall’iniziativa.

Questo significa che, qualora si assistesse a un reato, non bisogna fare gli eroi e intervenire. In quel caso infatti nulla cambia e l’unica cosa giusta da fare è chiamare il Numero unico per le emergenze 112. Dall’altro lato, le segnalazionidi anomalie o ripristino dell’arredo urbano rimarranno in capo ai Consigli di Quartiere.