Il Dpcm di Natale è atteso per il prossimo 3 dicembre, ma iniziano a circolare bozze e indiscrezioni sempre più dettagliate su quello che potrebbe essere un leggero allentamento delle misure per le festività. Questo ovviamente se i dati lo permetteranno.
L’ipotesi allo studio del governo prevede l’apertura dei negozi dalle 9 alle 22, dei centri commerciali nel fine settimana, dei ristoranti la sera in tutte le aree dell’Italia tranne quelle ancora rosse. Ci sarebbe quindi un passo in più di apertura anche per le regioni arancioni.
C’è anche l’idea della riapertura serale di bar, pub, pasticcerie e ristoranti seguendo però rigidamente le norme sui posti a sedere limitati, il distanziamento, la mascherina e il divieto di consumare al banco.
Con queste riaperture sarebbe incompatibile il corpifuoco nazionale alle 22. L’intenzione è quello di rimandarlo alle 23 o alle 24.
Resta il divieto assoluto di organizzare feste sia nei locali che in abitazione, infatti non saranno concessi assembramenti. Nelle case private però, non vi sarà una vera e propria imposizione che sarebbe inapplicabile. Entra qui in campo la raccomandazione a limitare il più possibile il numero degli invitati.
Nessun allentamento sembra invece previsto per entrare e uscire dalle regioni in fascia rossa e arancione, nemmeno durante le festività natalizie. La discussione tra ministri è appena cominciata, anche il confronto con governatori e sindaci passerà per diverse riunioni, ma per questo aspetto sembra assai probabile che prevalga la linea del rigore.
Sembra lontana anche la riapertura delle palestre e la permissione degli sport di contatto. Divieto di apertura potrebbe esserci anche per gli impianti sciistici anche se molti amministratori locali spingono per eliminare quest’ultima voce per evitare di bruciare un’intera stagione turistica.