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La Lega lombarda torna su uno dei suoi cavalli di battaglia di oltre un decennio fa: il federalismo fiscale. Non ha usato mezzi termini il governatore Attilio Fontana: “Una legge che non si può più aspettare ad applicare. È stata approvata nel 2011 e, nel 2012 stati approvati i decreti attuativi: non esiste una motivazione tecnica che costringa a continua a rinviarne l’applicazione, al di là del fatto che sia inserita tra gli obiettivi previsti dal PNRR”.
Dichiarazione rilasciata a margine del convegno ‘La riforma delle province e il modello lombardo. La resilienza delle Province alla Legge 56/2014’, tenutosi alla sede della provincia di Monza e Brianza.
“Se penso ai fondi che la Lombardia trasferisce al Governo centrale – ha spiegato Fontana – e al fatto che, paradossalmente, siamo noi a doverci rivolgere a Roma per poter disporre di quanto ci serve per far funzionare bene la Regione, allora mi chiedo se non sia il caso di pensare ad una gestione completamente diversa della fiscalità: dovremmo essere noi ad poter utilizzare quanto viene raccolto, nell’esclusivo interesse di offrire servizi a cittadini ed imprese, e non – invece – dover chiedere al Governo, quasi con il cappello in mano, fondi per noi essenziali”.
Ma venendo al tema cardie del convegno, le Province, è l’assessore regionale agli Enti Locali Massimo Sertori a esprimenrsi: “Scardinare un’istituzione come le Province – ha dichiarato – è stata una disgrazia per l’Italia. La Lombardia ha contenuto il danno perché con responsabilità ha mantenuto il ruolo delle Province che, non dimentichiamolo, hanno tra le loro competenze gli edifici scolastici e le strade”.
“Dobbiamo ripristinare una situazione che è sfuggita di mano: la Regione ha funzioni di controllo e legifera, ma chi amministra i territori sono Comuni e Province – ha concluso l’Assessore – La situazione si è, di fatto, tradotta in una grave inefficienza. Ora responsabilmente, insieme, dobbiamo trovare una soluzione: l’obiettivo è erogare i servizi per i cittadini, questo è il mandato”.