Sarà il prossimo 4 luglio il taglio del nastro del “perfettissimo teatro” così come scriveva Gabriele D’Annunzio nel “Piacere”. In realtà si tratta del Parlaggio, lo storico teatro del Vittoriale che grazie alla collaborazione fra la Fondazione e Regione Lombardia è stato rivertito di marmo rosso di Verona.
Era proprio questo, infatti, il sogno del vate e del suo architetto Maroni. Sogno che però novant’anni fa non era mai stato realizzato.
“Il Vittoriale degli Italiani conserva, e ancora di più produce, bellezza, cultura, lavoro, ricchezza. Questo deve fare un museo, e questo facciamo, lietamente – ha detto il presidente Giordano Bruno Guerri – Tuttavia, ci sono imprese che nessun museo può compiere da solo. Per noi l’impresa impossibile era la pavimentazione del Parlaggio, immaginata novanta anni fa da Gabriele d’Annunzio e dall’architetto Maroni e mai realizzata. Regione Lombardia ci ha aiutato con generosa lungimiranza, consapevole che questo monumento nazionale è una gemma preziosa nel suo territorio. Avrà quel che ha donato. Adesso, superata ogni avversità, possiamo presentare al mondo “Un perfettissimo teatro”, come scrisse il Vate nel Piacere. Abbiamo portato a compimento il “Libro di pietre vive”, sogno inconcluso di un Poeta che aveva fatto della realizzazione dei sogni lo scopo della vita. Ne siamo fieri”.
La cerimonia prenderà il via alle 11.30 con l’alzabandiera al Pilo del Piave e poi ci sarà il taglio del nastro vero e proprio alla presenza di Guerri, del presidente Attilio Fontana e dell’assessore Stefano Bruno Galli.
Per concludere ci sarà un saluto musicale, con l’esordio del “Nuovo Trio Italiano d’Archi del Vittoriale” formato da Alessandro Milani al violino, Luca Ranieri alla viola e Pierpaolo Toso al violoncello.