Il progetto del tram che il Governo non finanziò al Comune di Brescia chiedendo un supplemento di documentazione dalla Loggia era stato abbandonato in quanto sarebbe stato finanziato solo al 70% mentre ci sarebbe stata la possibilità di un finanziamento al 100%.
Per questo la Loggia aveva deciso di non fornire la documentazione richiesta dal Ministero dei Trasporti e optare verso un progetto nuovo per il quale chiedere il finanziamento complessivo di tutte le spese previste.
E questo nuovo progetto, secondo la documentazione che la Lega ha ottenuto con “richiesta di accesso agli atti” costerebbe ai bresciani 2 milioni di euro, iva esclusa. Un progetto che l’Amministrazione Comunale ha chiesto a Brescia Mobilità la quale ha “acquistato” quello che era stato precedentemente presentato e, di fatto, non finanziato.
Da qui la minaccia dei consiglieri leghisti di ricorrere alla Corte dei Conti.
La risposta è arrivata dai vertici di Brescia Mobilità che hanno risposto come l’urgenza per l’imminente scadenza (lo scorso luglio) e il prezzo particolarmente vantaggio ha consentito nell’alveo del Codice degli Appalti di procedere senza appalto.