Nel caldo ferragostano la politica nazionale è tornata a dibattere del diritto di cittadinanza fra ius soli, ius scholae e ius sanguinis. L’apertura di Forza Italia al secondo in luogo del terzo attualmente in vigore, ha smosso eccome le acque nella maggioranza di Governo ma ovviamente anche nelle opposizioni.
Ora anche il Partito Democratico di Brescia scende in campo, spronando i propri Parlamentari a leggere le carte di un’eventuale proposta forzista e nel caso sostenerla. Poiché “il meglio a volte è nemico del bene” ha sottolineato il segretario cittadino dei Dem Roberto Cammarata in una nota.
Tradotto: sarebbe meglio lo ius soli (se nasci in Italia sei automaticamente italiano), ma visto che dall’altra parte si parla di ius scholae (chi nasce in Italia o arriva in età scolastica può ottenere la cittadinanza al completamento di un ciclo scolastico in Italia) è meglio di niente.
“Se davvero ci fossero le condizioni politiche per l’approvazione in Parlamento almeno dello ius scholae, il PD non deve far mancare il suo sostegno – ha aggiunto Cammarata – Speriamo che Forza Italia non si limiti alle dichiarazioni, ma abbia il coraggio di andare fino in fondo, anche a costo, su una questione di tale spessore, di distinguersi dalla parte più retrograda della sua stessa coalizione”.