La Corte d’Appello di Brescia ha deciso di legittimare gli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali femminili che abbiano fatto ricorso a procreazione medicalmente assistita all’estero. I giudici di Brescia hanno preso una decisione opposta rispetto a Milano, che aveva accolto il ricorso della Procura e aveva escluso la madre intenzionale all’iscrizione all’anagrafe di due figli accanto alla madre gestante.
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa è stato respinto quindi a Brescia il reclamo con cui il Ministero dell’Interno voleva cancellare in un caso la madre intenzionale dall’atto di nascita sul quale nel 2023 le era stato accordato di apparire.
Mentre Milano si era arrestata di fronte all’assenza di una norma esplicita, Brescia sostiene che “la protratta inerzia del legislatore, pur dopo il severo monito nell’ormai lontano 2021 della Corte Costituzionale, legittimi un’interpretazione evolutiva guidata dalla applicazione di principi costituzionali e sovranazionali per superare la mancata tutela dei figli”.
Questo “in attesa e anzi auspicando che il legislatore disciplini in modo organico la materia, per meglio tutelare i diritti dei bambini”.