C’è anche una delegazione dei conducenti dei bus aderenti ai Cobas in piazza a sostegno della protesta degli studenti.
“Hanno ragione -dice Nicola Caletti, rsu Cobas di Arriva – in centinaia rimangono a piedi perchè manca personale. Una carenza dovuta alle malattie, a no green pass ma anche a causa dell’elevato numero di autisti che si sono licenziati per le condizioni di lavoro”.
“Uno stipendio di 1.200/1.300 euro al mese – aggiunge Caletti – per 10 o 12 ore non è più sostenibile e in troppi si sono licenziati”.