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In migliaia in corteo a Brescia per il “NagarKirtan”

Migliaia di Sikh, in corteo, per le strade della città. L’occasione è stata il “Nagarkirtan” una processione religiosa celebrata in diverse parti del mondo.

“NagarKirtan è una parola punjabi (“nagar”, vie, strade, e “kirtan”, inni sacri) e significa – ci spiegano mentre li accompagniamo nella loro processione – “canto di inni sacri tra le vie dei paesi e/o delle città”. Indica un corteo religioso il cui obiettivo è portare il messaggio di Dio a tutte le persone”.

UNA PROCESSIONE CHE VIENE ORGANIZZATA ALLO STESSO MODO IN TUTTO IL MONDO

L’ordine di questa manifestazione è ben definita: inizia con alcuni fedeli che puliscono la strada, poi vengono i cinque Nischanci (i cinque portabandiera), i cinque Beniamini, il carro principale decorato, e a seguire la comunità dei devoti ecc., Questa processione tradizionale viene organizzata allo stesso modo in tutto il mondo.

I partecipanti al corteo sono chiamati Sangat, che significa congregazione di fedeli. Essi seguono il carro principale cantando inni sacri e lodi al Signore.
Il Nagarkirtan è la celebrazione di una ricorrenza religiosa specifica, come il mese di Vaisakhi, il giorno di apparizione di uno dei Guru Sikh, o la commemorazione del martirio o altri avvenimenti importanti della religione Sikh.
I devoti, Sewadar puliscono le strade per le quali passerà la processione religiosa in segno di rispetto e devozione verso il Guru Granth Sahib Ji, la sacra scrittura del Sikhismo. Nella lingua punjabi, il Sewadar è la persona che compie Sewa, il volontariato, o il lavoro eseguito

Cinque fedeli raffiguranti Panj Pyare, guidano il corteo religioso indossando abiti identici. Questi Cinque Beniamini, raffigurano le prime persone in assoluto ad essere battezzate dal decimo Guru, Guru Gobind Singh Ji, e dichiarate ufficialmente Sikh.

IL GURU GRANTH SAHIB JI

Il fulcro principale di questo corteo religioso è il carro contenente il Guru Granth Sahib Ji. I Sikh lo considerano molto più di un testo sacro, egli viene infatti trattato come un Guru Vivente, che contiene i pensieri e le ideologie dei dieci Guru e di altri santi.

Durante la manifestazione religiosa Raagi e Dhaadi (musicisti religiosi) cantano inni sacri e raccontano l’importanza e la storia della ricorrenza che si va celebrando.
Gruppi di fedeli, appositamente addestrati e in costume tradizionale, eseguono con le armi tipiche Sikh, dimostrazione dell’arte marziale chiamato Gatka. In questo modo commemorano le figure dei guerrieri Sikh che hanno combattuto contro i nemici. Ricordano il ruolo del santo-soldato, il devoto per eccellenza e il più temibile guerriero per gli oppressori.

Tra i partecipanti ci sono anche alcuni Sewadar, che distribuiscono gratuitamente cibo e bevande a tutti indistintamente in segno di condivisione e fratellanza, mettono in pratica l’idea più rivoluzionaria della fede Sikh, il Langar (cucina comunitaria).

Questa tradizione ebbe inizio con il fondatore del Sikhismo, Guru Nanak Dev Ji, il qual sfamò un gruppo di fedeli affamati da diversi giorni. Anche al giorno d’oggi i Sikh continuano questa tradizione tramite il Langar nei Gurudwara (il luogo di culto Sikh), la cucina comunitaria aperta 24 ore su 24 per tutti.

“A chiudere il corteo c’è il Sangat, – conclude la nostra guida – l’insieme non solo dei fedeli ma di tutti coloro che vorranno unirsi a noi in questa festa”.

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