In seguito alla strage dell’ospedale di Gaza, in cui diverse centinaia di palestinesi hanno perso la vita, un po’ in tutto il mondo si sono tenute delle manifestazioni di condanna nei confronti di Israele, inizialmente ritenuto responsabile dell’attentato. E anche a Brescia, in Largo Formentone, diverse persone si sono riunite per manifestare.
“Largo Formentone oggi risponde a quanto è avvenuto a Gaza quando gli Israeliani hanno bombardato l’ospedale, causando più di 500 morti – ha detto Alfredo Barcella, Associazione amicizia Italia Palestina – Anche nelle guerre più atroci c’è un limite a bombardare gli ospedali, invece gli israeliani non rispettano alcun limite e per questo noi dovevamo rispondere immediatamente. Non potevamo stare fermi senza rispondere”.
Tuttavia, come dichiarato nelle stesse ore dalla Casa Bianca, pare che la colpa non sia affatto degli Israeliani. Agenzia Nova riporta infatti che gli Stati Uniti non ritengono Israele responsabile del bombardamento all’ospedale Al Ahli di Gaza. Un’affermazione basata su immagini dall’alto, analisi dei razzi intercettati e informazioni open source.
Lo ha spiegato la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, ripresa dall’emittente Cnn: “Stiamo continuando a raccogliere informazioni, ma la nostra attuale valutazione è che Israele non sia responsabile dell’esplosione all’ospedale di Gaza”, ha chiarito Watson.
“Sulla base delle informazioni che abbiamo visto oggi – ha dichiarato il presidente Biden sull’attacco – l’esplosione sembra essere il risultato di un razzo lanciato da un gruppo terroristico di Gaza”.
Tra le ipotesi si è parlato anche di un possibile malfunzionamento del razzo. Ma restano ancora dei dubbi su una questione controversa.
Sta di fatto che le piazze si sono mobilitate, compresa quella bresciana. Nonostante il dietro front sulla paternità dell’attentato, il messaggio resta valido: una vicinanza al popolo palestinese che vive a Gaza e che nulla ha a che fare con il terrorismo di Hamas.