«A fronte di una crisi sistemica prendere la prescrizione come punto focale del problema è del tutto mistificante, sia da parte di chi ritiene questo come fulcro dell’ennesima grande riforma della giustizia, sia da parte di chi paventa effetti devastanti sul sistema».
Lo ha detto il presidente della corte d’appello di Brescia Claudio Castelli nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a palazzo di giustizia della città lombarda.
«La pena e il carcere – ha aggiunto Castelli – sembrano essere sempre più l’unica risposta possibile a comportamenti che hanno disvalore sociale. Bisogna dire con franchezza che quello che vediamo è un cedimento demagogico, pericoloso per la stessa sicurezza. Punire tutto vuol dire non punire nulla ed anzi assicurare l’impunità».
Castelli ha poi aggiunto che «pretendere che i tribunali possono esaurire un 50% in più rispetto alla propria capacità di definizione è semplicemente impossibile».
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