Nessuno è rimasto ferito o intossicato, ma a giusdicare dalle immagini sarebbe potuta andare molto peggio. Sono servite ore di lungo e difficile lavoro ai Vigili del Fuoco per avere ragione del rogo divampato sul tetto di un’abitazione a Rodengo Saiano.
Immediato l’intervento con tre squadre, altrettanti supporti tecnici e un funzionario Dos (Direttore operazioni spegnimento). Come detto non risultano feriti, ma i danni lasciano presagire conseguenze in merito all’agibilità o meno dell’abitazione.
Non sappiamo in questo caso specifico quale sia stata la causa scatenante, ma è certo che durante la stagione fredda episodi simili si ripetono sovente complice l’utilizzo – molte volte poco consapevole – di caminetti e stufe a legna.
È quindi il caso di ricordare alcuni semplici consigli più volte comunicati negli anni dai Vigili del Fuoco per ridurre al minimo i rischi.
In primis, ora è già tardi, è importante fare eseguire prima dell’inverno un controllo dell’efficienza in particolare della canna fumaria che dovrà essere ripulita dai residui accumulatisi nei mesi di inutilizzo. Proprio per evitare incendi ai tetti, bisogna verificare anche lo stato dell’isolamento della canna fumaria dove questa attraversa il coperto in legno.
Può aiutare l’utilizzo di un combulstibile di qualità. Evitiamo quindi di gettare sul caminetto scarti e materiali di tipo agglomerato come multistrato e truciolato.
In caso di nuovi impianti, richiedere all’istallatore tutte le cerificazioni del caso. Basti pensare che, già nel lontano 2007, il comando dei Vigili del Fuoco di Brescia aveva realizzato uno studio in cui veniva evidenziato come il 52,9% degli incendi di tetto avvenuti quell’anno fossero dovute a errori nella realizzazione del camino stesso.