Dopo le fiamme che hanno bruciato la Feltri di Marone, rimangono le ceneri e l’incertezza dei lavoratori che in poche ore hanno visto il loro posto di lavoro sbriciolarsi poco a poco.
Un’emergenza che riguarda circa 300 persone che ora vogliono avere garanzie e certezze.
I sindacati oggi incontreranno i vertici della Feltri per chiedere che venga attivata subito la cassa integrazione per i lavoratori. Man forte arriverà anche dalla Prefettura. Per giovedì, il prefetto Attilio Visconti ha convocato un tavolo con la proprietà dell’azienda, i sindacati, il sindaco di Marone e il presidente della provincia Alghisi.
Il tema trattato non sarà esclusivamente quello legato al futuro dei lavoratori, ma anche quello legato all’ambiente. Il forte odore causato dalle fiamme era rimasto per ore in paese e il sindaco aveva consigliato agli abitanti di chiudere le finestre. Arpa ha fortunatamente escluso contaminazioni di acqua e aria, ma la situazione rimane monitorata.
Altro oggetto di confronto sarà la circolazione della linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo che attraversa Marone. Dopo l’incendio, la tratta era stata chiusa per il timore che i muri dello stabilimento potessero crollare sui binari colpendo un convoglio in transito. Trenord per risolvere il problema aveva messo a disposizione dei bus gratuiti, servizio che rimane tutt’ora attivo fino a quando le istituzioni, dopo la riunione di venerdì, non daranno altre disposizioni.