Incidente Sonico: revocati i domiciliari al 26enne ucraino
E’ tornato in libertà, in attesa che si celebri il processo, il 26enne ucraino, residente a Berzo Demo, che domenica 5 novembre aveva provocato il tragico incidente stradale a Sonico, in Valcamonica. Nell’impatto tremendo, nel groviglio di lamiere, aveva perso la la vita la 53enne di Zazza di Malonno Santina Villani. La donna stava guidando la sua Fiat Panda rossa quando è avvenuto l’impatto frontale che non le ha lasciato scampo. Santina Villani stava raggiungendo la casa della figlia a Edolo per accudire la nipote, ma nei pressi di una curva che in passato aveva già provocato altri incidenti, anche mortali, ha trovato la morte. La 53enne ha perso la vita morendo sul colpo dopo il tremendo impatto. A bordo dell’Audi A4, l’altra vettura coinvolta nel sinistro mortale, c’erano l’ucraino 26enne con a fianco il fratello appena maggiorenne. Nonostante il test dell’alcol e della droga aveva portato ad un esito negativo per lui erano scattate le manette e gli arresti domiciliari per omicidio stradale. Nella giornata di martedì, poche ore prima che si celebrasse l’ultimo saluto a “Tina” Villani, era stato interrogato dal giudice delle indagini preliminari Cesare Bonamartini. Ha raccontato la sua versione dei fatti inducendo lo stesso giudice a prendersi 24 ore di tempo per decidere. Nella giornata di ieri sono stati revocati i domiciliari: a causare quell’incidente sarebbe stata l’alta velocità dell’Audi su una strada resa bagnata dalla pioggia.
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