Ci sono timidi segnali positivi, ma la situazione rimane delicata. Nel secondo trimestre del 2024, l’attività produttiva nel settore manifatturiero bresciano ha evidenziato la quinta flessione consecutiva nel confronto con lo stesso periodo del 2023 (-1,2% tendenziale), caratterizzandosi tuttavia per un ridimensionamento dell’intensità della caduta, dopo la fase più critica rilevata tra la fine dell’anno scorso e i primi mesi del 2024.
Sono dati analizzati dal Centro studi di Confindustria Brescia, nell’indagine congiunturale relativa al periodo fra aprile e guigno dell’anno in corso.
Le aziende lamentano le rinnovate tensioni sul fronte della logistica, con i prezzi dei noli marittimi saliti vertiginosamente, nonché la mancata ripartenza della Germania, la cui economia pare ingolfata in una crisi senza soluzione di continuità.
“Le previsioni per i prossimi mesi sono prevalentemente orientate per il mantenimento dei livelli produttivi riscontrati nel secondo trimestre dell’anno, all’interno di uno scenario che non è atteso discostarsi troppo da quello vissuto nella prima parte del 2024 – ha commentato il presidente degli industriali bresciani Franco Gussalli Beretta – In generale, ci attendono mesi di incertezza sia a livello nazionale che internazionale. Sotto questo punto di vista, la fine dell’anno sarà concentrata in particolare sulle elezioni statunitensi, che avranno come sempre un impatto importante a livello globale, in un anno già caratterizzato da un elevatissimo numero di chiamate al voto in tutto il mondo”.