“Brescia maglia nera in Lombardia sugli infortuni mortali sul lavoro” dice Claudio Sileo, Direttore Generale di Ats Brescia.
“I dati sono da situazione quasi emergenziale” rincara il Procuratore Capo di Brescia, Francesco Prete.
Una situazione che ha portato la Procura e ATS Brescia a siglare un Protocollo per frenare “il picco” di morti sul lavoro .
“Siamo spaventati e tristi per i dati che presentano Brescia come maglia nera in Lombardia. Il numero degli infortuni mortali è tre volte superiore a quello che dovrebbe essere”, ha detto Claudio Sileo, Direttore Generale di Ats Brescia motivando l’accordo siglato con la Procura della Repubblica di Brescia.
“I tecnici della Prevenzione”, sottolinea Sileo, dipendono da ATS Brescia ma molti sono “Ufficiali di Polizia Giudiziaria” e nel corso delle indagini a seguito di gravi infortuni (oltre i 40 giorni di prognosi) o infortuni mortali riferiscono direttamente al Pubblico Ministero e, quindi, alla Procura.
“È importante -ha rimarcato il Direttore Generale di Ats Brescia – si parli la stessa lingua, che i nostri tecnici sappiano quali elementi sono utili e sono richiesti dai Sostituiti Procuratori nelle indagini.
PRETE, “A BRESCIA SITUAZIONE QUASI EMERGENZIALE”
“Abbiamo l’esigenza di formare il personale dell’Ats perché i dati sono quasi emergenziali. Quest’anno abbiamo sfiorato il numero di 30 infortuni mortali oltre a quelli meno gravi ma preoccupanti e abbiamo una percentuale di infortuni sul lavoro superiore alla media regionale e forse nazionale”.
L’allarme è stato lanciato dal Procuratore Capo di Brescia, Francesco Prete presentando l’accordo con l’Ats.
“Dovevamo mettere mano ad un sistema di formazione del personale addetto ai controlli -ha aggiunto Prete – ma siamo convinti, che, in realtà, che il problema lo si può affrontare, non certo risolvere, attraverso la prevenzione. Il controllo vale, può valere, può servire ma quelo che conta è la prevenzione. Ed è quindi anche un problema ‘culturale'”.
L’INTERVISTA
COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA ATS BRESCIA E PROCURA
Da domani 50 Tecnici della Prevenzione, in forza ad ATS, a rotazione, saranno in Procura per affiancare i Sostituti Procuratori nelle indagini e avvieranno di fatto “un addestramento” per essere più efficaci ed efficienti sul campo.
Lavorare fianco a fianco con gli inquirenti sarà fondamentale per apprendere modalità operative, nozioni utili alle indagini e alla ricostruzione della dinamica di un infortunio.
Tra i 50 tecnici in forza ad Ats Brescia, 38 sono sotto i 50 anni.
Dopo i primi 6 mesi di lavoro il “tecnico della prevenzione” assume la qualifica di “Tecnico di Polizia Giudiziaria” ed è per questo che diventa particolarmente importante acquisire una metodologia di lavoro in linea con quella della Procura.