Nessun allarmismo, ma il pericolo resta. Le concentrazioni di inquinanti nel Lago di Garda è sotto la soglia di sicurezza, ma è una situazione da monitorare.
Nelle acque sarebbero presenti inquinanti come il glifosato, un diserbante altamente tossico, e i PFAS, un composto chimico fluorurato di origine sintetica, utilizzato negli anni ’50 per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori, ma anche per la produzione di pellicole fotografiche e schiume antincendio.
Il Centro nazionale di ricerca nelle acque del Garda ha rilevato una concentrazione pari a 4,8 nanogrammi di inquinanti presenti nei pesci. Dato confortante se confrontato con il Lago Maggiore dove si arriva fino a 16 nanogrammi per grammo.
In primavera comunque inizierà il campionamento della fauna ittica della Lombardia, “un piano serio e incisivo commenta l’assessore regionale Fabio Rolfi, per confermare come e se livelli di contaminazione siano presenti unicamente nelle riserve acquatiche o rappresentare un potenziale problema per i pesci e contestualmente per i consumatori”.
Entro dicembre sarà consegnato il rapporto finale.