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Non potrà assistere ad alcun evento sportivo per i prossimi cinque anni la tifosa del Brescia Calcio che è stata identificata dal personale della Questura quale responsabile degli insulti razzisti rivolti a un giocatore avversario. ll riferimento è alla partita interna di metà gennaio fra le rondinelle e la Sampdoria, interrotta dall’arbitro proprio per gli insulti razzisti e valsa alla società una multa da 12mila euro.

La donna è una 40enne che aveva preso posto sulla tribuna del Rigamonti. Secondo gli agenti ha urlato numerosi insulti nei confronti di un giocatore della Sampdoria (Ebenezer Akinsanmiro), apostrofandolo con il termine “scimmia”.

Il comportamento della tifosa era stato notato anche da altre persone presenti sugli spalti. Alcune hanno anche deciso di segnalare il fatto direttamente gli agenti in servizio allo stadio.

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Dopo tutti gli accertamenti del caso, il Questore ha emesso il Daspo di cinque anni. Se la donna verrà beccata allo stadio prima della scadenza del provvedimento rischierà la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 40.000 euro.

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