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Investimenti e meno burocrazia. Le richieste dei medici bresciani

Le elezioni regionali sono sempre più vicine. Appena una decina di giorni ci separa dall’appuntamento con le urne e l’Ordine dei medici di Brescia e provincia ha deciso di inviare qualche consiglio (o richiesta) ai candidati sulla gestione della sanità.

Per farlo, l’Ordine ha sottoposto ai suoi iscritti un sondaggio in modo da individuare quali siano le istanze più sentite. Circa il 20% ha risposto, vale a dire 1.573 medici bresciani. Il 37% di loro sono medici ospedalieri, il 20% medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, il 12% medici di strutture pubbliche di servizio, il 7% odontoiatri, il 5% medici di Rsa e della riabilitazione.

Il primo problema da risolvere? Ben l’86,3% del campione ha chiesto a gran voce la riduzione della burocrazia.

“Un 90% dei medici dice che la burocrazia è diventata ormai soffocante – ci dice il presidente dell’ordine bresciano Ottavio Di Stefano – Secondo alcuni studi, la burocrazia occupa oltre il 50% del tempo lavorativo. Una richiesta per avere quindi più tempo da trascorrere con i pazienti”.

Fra le altre richieste più presenti nei medici bresciani troviamo un aumento dell’integrazione fra medicina del territorio e medicina dell’ospedale. “Non ha senso una frattura fra le due realtà – continua Di Stefano – perché il malato è sempre uno. Questo può avvenire attraverso dei sistemi informatici che siano ad altissima efficienza”.

Per concludere, i medici chiedono maggiori investimenti ma con una radicale e adeguata riforma del sistema sanitario in modo da renderlo sostenibile.

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