“Apro perché non ce la faccio, apro perché ho due affitti, apro perché sono l’unica della famiglia con un lavoro, apro perché se no muoio”.
Queste le parole rotte dal pianto della titolare di una caffetteria della città che ha deciso di aderire alla protesta #ioapro contro le restrizioni alle attività imposte dalle norme per il contenimento del contagio.
Dalla mattina sono stati circa una ventina i clienti che hanno deciso di infrangere a loro volta le norme e sedersi a uno dei tavolini disposti come da protocollo pre chiusura in modo da evitare assembramenti.
Fino alle 16 per tre volte hanno fatto visita nel bar anche gli agenti della Questura che hanno invitato bonariamente la donna a chiudere e allienarsi alle norme effettuando il solo asporto. L’ultimo avviso però, è stato anche accompagnato dall’ammonimento che la volta successiva avrebbe significato una sanzione e la chiusura per cinque giorni, con la possibilità di un inasprimento fino a diverse settimane.