Anche sul mercato del lavoro sembrano emergere segnali di recupero seppur i numeri restino critici: dopo quattro mesi di flessioni consecutive, a luglio l’occupazione è cresciuta di 85 mila unità rispetto a giugno, con una significativa espansione dell’occupazione femminile (80 mila in più) e, dal punto di vista delle tipologie occupazionali, dei dipendenti (145 mila in più).
Contestualmente, cresce il numero di persone alla ricerca di lavoro, in aumento di 134 mila unità.
“Questi primi segnali di ripresa dell’occupazione sono associati ad un recupero dell’intensità lavorativa degli occupati: a luglio il numero di ore pro capite effettivamente lavorate è pari a 33,1, un livello di sole 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019: per i dipendenti il gap rispetto all’anno precedente è ancora più ridotto – ha spiegato Roberto Monducci, direttore del dipartimento per la Produzione statistica dell’Istat, sottolineando che la quota di occupati assenti tende a normalizzarsi, essendo a luglio solo di 1,1 punti percentuali superiore all’anno precedente.
“La ripresa occupazionale osservata a luglio consente un primo recupero dei livelli perduti nei mesi precedenti: il gap nel numero di occupati rispetto a febbraio 2020 passa da -557 mila a giugno a -472 mila a luglio”, ha concluso.
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