Haikou, 21 mar 14:01 – (Xinhua) – La mostra “Tra i due mari – L’archeologia racconta la Puglia”, che presenta 214 pezzi (set) di reperti archeologici provenienti dalla Puglia, in Italia, ha preso il via ieri a Qionghai, una città della provincia insulare meridionale cinese di Hainan.
La mostra, co-organizzata dal China (Hainan) Museum of the South China Sea e dal governo della regione Puglia, durerà circa tre mesi.
Nel corso della giornata si è svolta anche la cerimonia di firma per la cooperazione tra il museo cinese e il Museo archeologico nazionale di Taranto.
Nella mostra, quest’ultimo ha fornito 131 preziosi reperti culturali, da utensili in ceramica a sculture in pietra, mostrando in modo vivido la fusione di commercio e scienze umane lungo il Mare Adriatico.
Xin Lixue, curatore del China (Hainan) Museum of the South China Sea, ha dichiarato che la firma dell’accordo rappresenta un passo fondamentale per promuovere le relazioni tra i due musei dalla cooperazione nei progetti alla partnership strategica, cogliendo la mostra come un’opportunità.
Xin ha sottolineato che i due musei continueranno a portare avanti scambi, a condividere esperienze, ad ampliare il consenso e a promuovere la comunicazione e la cooperazione culturali.
Luigi de Luca, direttore dei Poli biblio-museali della regione Puglia, ha affermato che “Il significato di questo evento dimostra proprio questo, ossia che il mare ha storicamente messo in contatto i popoli e le civiltà. Il significato stesso degli oggetti che sono qui in mostra implica che il patrimonio culturale non appartiene a un singolo popolo, ma è appunto il frutto della cooperazione tra i diversi popoli nel corso dei secoli”.
De Luca ha affermato che lo scambio culturale non è solo una base importante per la cooperazione economica, turistica e umanistica, ma può anche cambiare il destino dei Paesi e delle regioni interessate. Il direttore ritiene che l’ulteriore cooperazione e gli sforzi congiunti attraverso il continuo sviluppo di progetti a lungo termine in futuro non solo consolideranno le relazioni sino-italiane, ma avranno anche un impatto positivo e di vasta portata sulle comunità interessate.
Xin ha affermato che la mostra ha offerto una finestra per migliorare la comprensione della cultura italiana, promuovendo ulteriormente gli scambi culturali tra Cina e Italia, come anche l’amicizia e la cooperazione tra le istituzioni culturali dei due Paesi. (Xin)
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