“La prima volta che ho visto una hulu, la piccola zucca, mi è piaciuta la sua forma. In molti aspetti diversi della cultura tradizionale cinese si possono vedere questi piccoli frutti”, ha affermato Saverio Silli, ricercatore italiano della Tongji University.
Silli è originario di Roma, in Italia, e risiede a Shanghai da otto anni. Si è trasferito in Cina alla fine del 2016 e attualmente ricopre il ruolo di vice direttore del Fab Lab Shanghai. Il suo lavoro ruota principalmente attorno al laboratorio di fabbricazione affiliato al College of Design and Innovation della Tongji University di Shanghai.
Silli apprezza il sostegno e le risorse fornite dall’università, che gli consentono di portare avanti i suoi progetti innovativi. Trova grande soddisfazione nel lavorare con gli studenti cinesi, notando il loro rispetto per le sue competenze e la dedizione al suo ruolo.
Il ricercatore ha promosso attivamente gli scambi culturali tra Italia e Cina attraverso varie iniziative. Ha collaborato con i colleghi italiani per organizzare programmi volti a portare a Shanghai professori, studenti e artisti italiani. Una di queste collaborazioni ha previsto l’ospitalità di un artista italiano proveniente da Roma, che ha utilizzato il laboratorio di fabbricazione digitale per creare arte e confrontarsi con gli studenti.
Inoltre, Silli agevola gli scambi accademici tra studenti di Shanghai e italiani, favorendo l’apprendimento e la comprensione reciproci. Attualmente è impegnato in un progetto con uno studente laureando che si concentra sulla fermentazione alimentare, esplorando le pratiche tradizionali sia cinesi che italiane per sviluppare prodotti innovativi.
Il ricercatore incarna lo spirito di esplorazione e curiosità che ricorda Marco Polo, il famoso esploratore italiano. “Quando sono arrivato qui in Cina, sono rimasto davvero sorpreso di scoprire che è così conosciuto”, ha affermato l’uomo.
Silli ritiene che l’esploratore sia un buon esempio di come le persone provenienti dai diversi territori possano conoscersi e lavorare insieme.
Il ricercatore si considera un viaggiatore moderno, alla costante ricerca di nuove esperienze e conoscenze in Cina. “Devo dire che ogni giorno in Cina si impara qualcosa di nuovo, si assaggia del cibo nuovo, si impara una parola nuova. Direi che sono innamorato di questa terra”.
Nel panorama in continua evoluzione del design e dell’innovazione, Silli spera di assistere a un passaggio dalla percezione del “made in China” al “design in China”. “In questi anni sto assistendo a un cambiamento qui. Lo vedo con i miei studenti, con i miei amici, lo vedo anche con le politiche che vengono attuate. C’è una grandissima spinta e anche voglia di parlare di quello che viene disegnato e progettato in Cina”. (Xin) © Xinhua