I giorni senza risposte si contano uno dopo l’altro. Siamo arrivati a 123 senza avere una risposta alla scomparsa della piccola Iushra, la bambina di origini pakistane affetta da autismo scomparsa senza lasciare traccia lo scorso 19 luglio sui monti di Serle.
Ed è proprio dal luogo della sparizione che si riparte con le ricerche, non più sul campo ma attraverso tabulati telefonici, immagini e avvistamenti. La Procura di Brescia indaga per lesioni colpose ma nel registro degli indagati non vi è ancora nessuno nonostante i genitori della piccola Iushra abbiano denunciato gli operatori della Fobaf, coloro che quella mattina a Serle avevano in custodia Iushra e altri bambini.
In carcere lunedì è stato sentito una volta ancora Enrico Ragnoli con il presunto testimone dell’ultimo avvistamento dietro le sbarre per una vecchia condanna a confermare la sua versione. Non sarà l’unico ad essere risentito dagli inquirenti. Sotto osservazione tabulati telefonici e immagini: si indaga su una macchina con a bordo alcuni stranieri.