Ci sarebbero nuove ed importanti espedienti sulla scomparsa della piccola Iuschra, la bambina di 12 anni di origini pakistane svanita nel nulla il 12 luglio scorso sull’altopiano di Cariadeghe. Dopo la settimana aggiuntiva di ricerche appena andata agli archivi senza esito, ad aggiungersi alle tre settimane appena dopo la sparizione della bambina, sembrano emergere nuovi ed importanti fattori per cercare una soluzione ad un caso rimasto irrisolto.
L’ipotesi più accreditata rimane quella di una caduta in uno degli anfratti di Serle con il corpo spinto in profondità dalle piogge torrenziali dei temporali dei primi giorni dalla sua scomparsa. Ma non solo. Al vaglio ci sarebbe comunque anche l’ipotesi del rapimento da parte di qualche malintenzionato. Ad avvalorare questa tesi ci sarebbe una macchina sospetta, pare una jeep, avvistata per due giorni consecutivi ed un giorno prima della sparizione di Iushra nei pressi del laghetto di Cariadeghe.
Stando alle testimonianze raccolte si tratterebbe di una vettura con a bordo tre stranieri di origine pakistana o cingalese. Un fatto anomalo in corrispondenza del fatto stesso che nella zona ogni accesso con mezzi a motore è schedato dal comune. In più, negli ultimi giorni, ricordiamo l’arresto di Enrico Ragnoli, il 32enne che per ultimo ha dichiarato di aver visto Iushra nei boschi.