Dopo le illazioni internazionali, Marcell Jacobs dà la risposta migliore: nella staffetta 4×100 corre la sua frazione il 37.95 (nuovo primato italiano) e trascina l’Italia in finale. Gli azzurri, in questa competizione tutt’altro che facile, si piazzano terzi in generale e quindi strappano un biglietto per provare a vincere una medaglia.
Jacobs però è solo i capitano di una quartetto che ha corso una competizione maiuscola: il giovane Patta lancia il gruppo, in curva il testimone passa a Desalu e l’ultima frazione la chiude Filippo Tortu che cerca un riscatto dopo la delusione individuale.
“Non mi toccano, non ho nemmeno voglia di rispondere per non dare troppa importanza. Sono arrivato fin qui con i sacrifici, il lavoro, le delusioni. Lo so io, lo sa il mio gruppo di lavoro, lo sanno tutti. Le critiche me le lascio scivolare addosso” ha detto il bresciano dopo la gara rispondendo alle tante accuse giunte in particolare da Gran Bretagna e Usa dopo l’oro. Usa che fra parentesi non fa una gran figura nella staffetta e non si qualifica.
Tornando al corridore di Desenzano c’è anche un’altra nuova, buona notizia: il presidente del Coni Giovanni Malagò ha infatti annunciato ufficialmente che sarà proprio Jacobs il portabandiera italiano nella cerimonia di chiusura dei Giochi.