La preoccupazione già c’era, ed era stata chiaramente espressa da Coldiretti Brescia giusto una manciata di giorni fa. In queste ore i timori si sono concretizzati con l’inserimento di nove Comuni della provincia di Brescia nell’area di restrizione per il morbo della Lingua blu. Si tratta di Adro, Capriolo, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Iseo, Palazzolo, Paratico e Pontoglio.
“Al momento la nostra provincia non ha focolai di ovini e bovini ma l’inserimento di 9 comuni nella zona di restrizione deve indurre comunque tutti i soggetti coinvolti alla massima attenzione e precauzione, per contrastare il diffondersi della malattia” ha detto la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti.
Secondo l’assciazione, per tutelare gli allevatori occorre anche effettuare controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, poiché la lingua blu è arrivata nelle regioni settentrionali probabilmente dal Nord Europa, dove la malattia sta dilagando: “è importante in tale ottica l’utilizzo delle stalle di sosta – spiega infatti Facchetti – oltre all’uso di repellenti per gli insetti e più controlli sui capi importati”.
La malattia arreca gravi danni agli allevamenti con calo della produzione di latte e blocco della movimentazione degli animali. Focolai diffusi ci sono già in Sardegna, Piemonte e Calabria. Il rischio contagio è quindi alto e ciò si unosce alla già delicata situazione relativa alla Peste suina. Coldiretti auspica quindi l’avvio immediato di una campagna vaccinale e un impegno delle istituzioni per tutelare la filiera zootecnica.