Stop alla ciclovia del Garda fra Gardone Riviera e Limone. È questa la decisione presa dalla politica a fronte di rischi e costi troppo elevati. Il periplo attorno al Benaco non sarà chiuso dalla tanto discussa passerella, bensì dalllo sfruttamento delle cosiddette vie d’acqua utilizzando i traghetti.
Il drastico cambiamento al progetto, perseguito ormai da molti anni dalle istituzioni non solo locali, è arrivato a seguito di un sopralluogo dell’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi insieme ai consiglieri regionali Floriano Massardi e Claudia Carzeri, alla consigliera provinciale Caterina Lovo Gagliardi, ai Sindaci interessati, fra i quali anche quello di Limone, presidente della Comunità Montana Alto Garda Bresciano e ad alcuni tecnici.
Alla fine la decisione è stata condivisa da tutti: nessuna opera sulla Riviera, nessun cantiere e nessuna passarella più o meno a sbalzo. Unanime contrarietà, forse un po’ sorprendente dopo anni in cui la politica ha spinto in modo deciso per la realizzazione. Voluta da tutti e voluta da nessuno.
“Il focus sul terzo lotto del progetto, con una riflessione, condivisa con i sindaci del territorio, ha portato alla decisione di sostituire la pista ciclabile, nel tratto da Gardone Riviera a Limone del Garda, con il trasporto su battello – ha spiegato la consigliera Carzeri – La navigazione, inserita in una sorta di TPL, diventerà, così, per i ciclisti un’esperienza a tutto tondo per vivere il territorio in assoluta sicurezza”.
Una piccola grande vittoria per le associazioni che da sempre osteggiano la realizzazione dell’anello ciclabile, definito appena poche settimane fa “uno scempio da fermare” dal Coordinamento interregionale per la tutela del Garda.