“Esprimo disappunto in merito agli articoli di stampa pubblicati dai quotidiani locali in merito ai comunicati della Goletta Verde sulla qualità delle acque di balneazione” Inizia così, senza mezzi termini, la nota firmata dal vice presidente della Comunità del Garda che non ha preso troppo bene i dati pubblicati da Legambiente sull’inquinamento delle acque del Benaco.
“Bisogna rendere noto che le analisi sono state effettuate in zone vietate alla balneazione – prosegue il vice presidente Filippo Gavazzoni – ovvero in prossimità di foci di immissari che risultano già attenzionati dall’Agenzia Gardesana Servizi in merito agli scarichi abusivi, attraverso il finanziamento di una progettazione volta all’intercettazione di eventuali sversamenti”.
Secondo Gavazzoni i termini “inquinato e fortemente inquinato” utilizzati da Legambiente per inquadrare i punti analizzati sarebbero fuorvianti e indicherebbero problematiche già note che non influiscono con la balneazione. Nel 2019 tutti i Comuni del Garda hanno firmato il Contratto del Lago, documento volto alla tutela dell’habitat e all’immagine che il Garda ha in Italia e nel mondo.
“La balneabilità del Garda – conclude Gavazzoni – come confermato da Arpa Lombardia e Veneto risulta eccellente Da Peschiera fino a Malcesine, Lazise compresa, così come per le sponde bresciana e trentina”.