È stata presentata ufficialmente in queste ore la nuova fermata del treno al Violino di Brescia, sebbene in realtà sia già attiva da qualche giorno. L’idea è quella di creare una sorta di linea suburbana, quasi una metropolitana di superficie sfruttando gli ultimi chilometri della Brescia Iseo Edolo in modo da offrire a chi vive in quella zona della città un veloce collegamento con il centro.

Per raggiungere però questo obiettivo vi sono alcuni nodi da sciogliere, a partire dalla frequenza dei convogli che dovrebbe essere ogni mezz’ora. Qui c’è la netta distanza politica fra Regione e Comune, con all’interno anche il discusso pregetto dei treni a idrogeno.

Il secondo problema è quello della bigliettazione. Per usufruire di questo treno serve infatti il classico biglietto ferroviario, il che è un po’ un paradosso perché sarebbe pienamente un utilizzo urbano. In questo senso l’assessore regionale Franco Lucente ha detto che nel prossimo anno lavorerà affinché questo muro venga abbattuto. Non solo a Brescia.

L’opera

La nuova fermata ha visto la realizzazione di una banchina in cemento armato della lunghezza di 100 metri, con una altezza di 55 cm dal “piano del ferro” per favorire la salita e la discesa dal treno, coperta da pensiline metalliche per una lunghezza di 50 metri.

L’accesso alla banchina è assicurato da una scala collocata in prossimità del percorso ciclopedonale esistente lungo via Re Rotari. Per le persone a mobilità ridotta è disponibile una rampa con pendenza al 5%. La banchina è dotata anche di percorso pedonale per persone ipovedenti, costituita da pavimentazione specifica a rilievo. 

Gli impianti per la nuova fermata comprendono l’illuminazione LED, impianti di diffusione sonora e teleindicatore di banchina, nonché una serie di telecamere per garantire la sicurezza dei viaggiatori. Infine, per favorire l’intermodalità, è stato realizzato un parcheggio da 12 stalli per le biciclette accanto all’accesso alla banchina, che sarà ultimato a febbraio con ulteriori 6 stalli. Sempre entro la fine del prossimo mese di febbraio è prevista anche la conclusione delle lavorazioni residue quanto a finiture, ripristini e implementazione del verde pubblico.

Regione Lombardia ha finanziato completamente l’opera con un investimento di 2 milioni di euro attraverso il Contratto di Programma con FerrovieNord, a valere sui fondi stanziati dal Patto per la Lombardia.