Le vicende della grande storia e i fatti della gente comune entrano spesso in contatto: è quello che accade alla fine degli anni Settanta alle filandine Lina e Irene, che vivono con coraggio le sfide sociali e lavorative sulla scia del luminoso esempio di Tina Anselmi. Al Ctm di Rezzato, venerdì prossimo 2 maggio, va in scena dalle 21 lo spettacolo “La Gabriella e le ragazze. Storie di Tina Anselmi”: l’opera, per la regia di Giacomo Rossetto e Anna Tringali, la scenografia di Luca Zanolli e la drammaturgia di Simone Dini Gandini, vede protagoniste Eliana Crestani e Benedetta Conte.

LA TRAMA. Marca trevigiana, notte tra l’8 e il 9 dicembre 1977. Lina e Irene sono due filandine che scelgono di occupare la filanda in cui lavorano – o meglio, vengono sfruttate – fino all’approvazione da parte del Parlamento della cosiddetta Legge Anselmi (9 dicembre 1977), che sancisce finalmente la parità salariale tra uomo e donna. L’occupazione si presenta così come l’occasione per raccontarsi e, soprattutto, raccontare il ruolo di Tina Anselmi nella storia della Repubblica Italiana. Lina, dura tempra da sindacalista, rivela alla più giovane collega di essere arrivata in Veneto portata dai tedeschi durante l’occupazione degli ultimi mesi di guerra, di aver lavorato per necessità come prostituta in un bordello locale e di essere stata salvata proprio da Tina Anselmi. Irene, più giovane e un po’ sempliciotta, è invece intrappolata in un matrimonio con uomo violento che non trova il coraggio di lasciare (anche e soprattutto a causa della disparità salariale, che le impedisce di mantenere lei e il figlio piccolo).
I racconti delle loro vite sono accompagnati da una presenza ricorrente: Tina Anselmi, amica e compagna di lotta di Lina, che con il suo impegno politico e sindacale incarna la speranza di un futuro migliore. Un testo scritto con leggerezza e ironia, sullo sfondo degli anni di Piombo e della loro colonna sonora, che mescola temi universali a specificità locali (accenti, luoghi, mestieri) per raccontare Tina Anselmi e la sua importanza nelle conquiste civili e sociali della Repubblica Italiana.
Ulteriori informazioni, anche per l’acquisto dei biglietto, al sito del Cipiesse.
