La Loggia ora sceglie chi deve partecipare alle conferenze stampa. O, meglio a chi dare le notizie e a chi no.
Ne prendiamo atto. Ma non possiamo certo tacere di fronte ad un atteggiamento che giudichiamo di una gravità inaudita per un’informazione libera e indipendente.
La Loggia ha commissionato tempo fa uno studio sul disagio sociale e sul fenomeno delle baby gang.
Nei giorni scorsi ha comunicato l’esito di questo studio. Ma per farlo ha invitato solo 3 quotidiani, Corriere, Bresciaoggi e Giornale di Brescia. E nessun altro. Incontro al quale non è seguito nemmeno un comunicato stampa.
Innanzitutto chiedo, in primis all’assessore Muchetti il perché. E in seconda battuta lo chiedo anche alla Sindaca. Come è possibile che il Comune di Brescia su una comunicazione tanto importante e di stretta attualità abbia deciso di informare solo 3 testate?
Alle conferenze sui tombini spostati abbiamo il diritto di assistere a quella sullo studio del disagio minorile no?
È un fatto gravissimo, che lede il diritto di una testata come la nostra ad informare i bresciani in modo indipendente accedendo alla fonte della notizia. E mi spiego meglio: non scriviamo quello che leggiamo sugli altri giornali. Non lo facciamo per etica professionale, non lo facciamo per rispetto di chi ci legge ogni giorno che deve avere la garanzia che le notizie siano frutto del nostro lavoro.
Chiedo un’immediata reazione della Sindaca Castelletti. E fin quando non ci sarà non parteciperemo a nessuna conferenza stampa del Comune di Brescia. Se riterremo utili e importanti le notizie che verranno date, per i nostri lettori, le pubblicheremo in versione ridotta, testuale, senza audio e senza video.