La Lombardia è passata in fascia arancione, a dare l’annuncio del cambio di fascia di rischio è stato il governatore Attilio Fontana con un tweet.
Materialmente, però, cosa cambia nella vita di tutti i giorni?
Per quanto riguarda gli spostamenti ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio Comune senza bisogno di autocertificazione dalle 5 alle 22 quando scatta il coprifuoco. Resta invece vietato passare da un Comune a un altro se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità. Per muoversi dopo le 22 o uscire dal proprio paese serve quindi l’autocertificazione.
Riaprono tutti i negozi, ovviamente nel pieno rispetto delle norme con distanziamento di almeno un metro, ingressi contingentati e sanificazione. Per il momento nei centri commerciali il fine settimana rimangono chiusi i negozi che non siano farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Sulla scuola non cambia nulla per superiori e università. Salvo diverse indicazioni però potranno rientrare in classe le seconde e terze medie.
Rimane raccomandato lo smart working, così come evitare di invitare nella propria abitazione persone non conviventi. In quest’ultimo caso la raccomandazione si fa ancora più forte.
Nessun cambiamento per bar e ristoranti. Ancora niente consumazione sul posto, ma rimane concesso asporto e domicilio.
Restano chiuse palestre, piscine, centri benessere e termali. Rimane proibito lo sport di contatto, ma invece si può svolgere un allenamento individuale all’aperto. Diventa possibile frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti.