Ormai ci siamo abituati a questa routine: gli ultimi giorni della settimana e in particolare il venerdì sono il tempo dei monitoraggi, delle ordinanze e quindi delle decisioni sui colori delle regioni. E questo venerdì potrebbe significare per l’Italia un generale ingiallimento da cui la Lombardia potrebbe però rimanere esclusa anche a causa della settimana rossa dovuta agli errori attualmente al centro di un aspro dibattito politico.
Come ben sappiamo infatti, secondo il Dpcm che stabilisce le fasce, il passaggio in una zona di rischio migliore dal punto di vista delle restrizioni può avvenire solo se i dati si confermano buoni per due settimane. Va da sé quindi che la Lombardia essendo arancione solo da domenica potrebbe restare tale per altri sette giorni. Alla luce dei numeri rettificati anche sulla settimana rossa per sbaglio però – quelli corretti – potrebbe forse aspirare a qualcosina di meglio.
Con i numeri attuali rischiano di rimanere in arancione Lazio e Piemonte, mentre le regioni che potrebbero passare al giallo sono Veneto, Emilia-Romagna e Calabria. Sono passate due settimane anche dall’assegnazione in arancione di Piemonte, Lazio, Liguria, Val d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. A seconda del trend i tecnici faranno la loro scelta.
Attualmente in rosso vi sono solo la Sicilia, che però ha dati in netto miglioramento, e la provincia di Bolzano che invece potrebbe rimanere tale.
Il passaggio al giallo è evidentemente il più decisivo sia per le libertà di spostamento dei cittadini, sia per la riapertura delle attività. Solo per fare un esempio in quest’area è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5.00 alle 18.00. Non ci resta che aspettare ancora qualche ora.