Venti milioni di euro, 4 chilometri e mezzo e circa 10 minuti per raggiungere il monte dei bresciani. Sono questi i punti principali del progetto preliminare per il ritorno della celebre funivia, presentato ufficialmente quest’oggi dalla lista civica La Maddalena per Brescia.
Il progetto, curato dall’architetto XXX, ha previsto un percorso in parte nuovo il cui inizio è stato individuato nei pressi della fermata metro di San Polo Cimabue. Un’area che secondo i promotori potrebbe rappresentare il giusto nodo intermodale con metropolitana, autobus e parcheggi. La seconda parte di tracciato andrebbe poi a ricalcare quello storico dalla Bornata sfruttando a monte la stazione di arrivo già presente per l’impianto ormai negli annali.
Dimentichiamoci la funivia che la maggior parte di noi conosce attraverso cartoline in bianco e nero. Il progettista è infatti andato ad attingere laddove impianti simili già ci sono, ad esempio in Trentino Alto Adige. Dovrà quindi essere un impianto all’avanguardia, bello e tecnologicamente avanzato anche per offrire un’esperienza unica.
La lista punta molto sulla funivia anche nell’ottica di provare a risvegliare un sentimento nel cuore dei bresciani. Prima di questo passo però, c’è tanto da fare perché la Maddalena torna a vivere davvero e possa quindi offrire ai potenziali “viaggiatori” servizi di vario genere.
In tal senso, un ruolo da protagonista lo giocherebbe lo sport. Sport non solo inteso con la sua accezione agonistica, bensì qualsiasi attività salutare distante appena una manciata di minuti dalla città ma immersa nell’aria pulita della montagna.