Nel 2022, la produzione manifatturiera bresciana chiude con una significativa crescita rispetto all’anno precedente: l’aumento medio annuo rilevato è pari al +5,4%, in buona parte frutto dell’andamento positivo dal 2021 (+3,2%).
A evidenziarlo è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al periodo ottobre-dicembre 2022.
Con riferimento al solo 4° trimestre del 2022, l’attività produttiva nel settore manifatturiero della provincia mostra una crescita, segnando una variazione rispetto al trimestre precedente pari a +3,7% (congiunturale); la dinamica nei confronti dello stesso periodo del 2021 (tendenziale) mostra ancora un segno positivo (+2,7%), con un’intensificazione tuttavia del rallentamento già rilevato nelle analisi più recenti.
“Il 2022 si chiude con una crescita significativa, soprattutto se letta alla luce delle inedite tensioni di questi mesi – ha dichiarato il presidente degli industriali bresciani Franco Gussalli Beretta, che poi guarda avanti – Per il 2023 rimangono alcune incertezze, alla luce di un contesto che rimane particolarmente complesso”.
I punti che preoccupano sono i prezzi ancora elevati delle materie prime, il rallentamento della Germania, il rialzo dei tassi d’interesse innescato dalla Bce. “Aspetti che – conclude Beretta – nel medio-lungo periodo esporranno i mercati, e quindi le imprese, a continue fibrillazioni”.